Luca Trombotto è uno dei viticultori che continua a tener viva la tradizione enologica del Pinerolese e di tutta l’area pedemontana all’imbocco delle Valli Pellice, Chisone e Germanasca. Vecchi vigneti plurivarietali, spesso coltivati in condizioni eroiche per via della pendenza dei terreni. Un tempo erano conosciute come le “vigne dei Barbet”, il soprannome con cui erano indicati i protestanti Valdesi – per via della barba portata dagli uomini –, storicamente presenti in quest’area. Nel comune di Pomaretto convivono varietà di uve autoctone come avanà, averengo, becuet, chatus coltivate fino a quote che superano gli 800 metri d’altitudine che vanno a comporre il blend da cui nasce il Ramìe. È uno dei vini simbolo della zona, assieme al Doux d’Henry prodotto da uve coltivate nella bella vigna terrazzata del Pilun d’la Crus (Pilone della Croce), sopra Bricherasio. Fra i bianchi, interessante l’etichetta Le Masche: nasce da uve malvasia moscata (o malvasia bianca) raccolte sovramature e vinificate con macerazione pellicolare che dà vita a un vino con una bella concentrazione di colori (paglierino intenso, con riflessi dorati) e sentori varietali. Da abbinare a una degustazione di formaggi stagionati della vicina Val Pellice.
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