ITINERARIO AGGIORNATO DICEMBRE 2024
Nel cuore del Canavese, una delle zone più affascinanti del Piemonte, sorge Caluso, conosciuta per i suoi paesaggi suggestivi e per un clima unico che favorisce la coltura del vitigno Erbaluce, alla base di celebri vini come l’Erbaluce di Caluso e il Caluso Passito. Questa zona è una delle principali di questo itinerario, che si snoda intorno al Lago di Candia e diversi comuni noti per il loro patrimonio storico e per le tradizioni enogastronomiche.
Verso Montanaro e Caluso
Ci muoviamo in direzione nord-est verso Montanaro, un piccolo comune caratterizzato da un centro storico ben conservato, con la Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista e la Torre Campanaria, che risalgono al periodo medievale: un ottimo punto di partenza per esplorare la campagna canavesana. Vale la pena fare una sosta presso l’azienda Valle Orco, dove trovare formaggi freschi e stagionati, erborinati e aromatizzati, e carni fresche insieme ai salumi tipici del territorio e un ottimo prosciutto cotto. L’azienda nasce dall’unione della famiglia Cravero con la famiglia Frola: fanno vendita diretta in azienda il giovedì e venerdì, dalle 15.00 alle 20.00 e sono presenti anche a Torino nei mercatini tematici.
Da Montanaro proseguiamo fino a Caluso, uno dei centri più importanti della zona: la sua fama si deve alla produzione del vino Erbaluce, un vino bianco secco, fermo o spumante tipico della regione. Ma non solo: passeggiare per il borgo significa immergersi in un contesto storico dove le architetture barocche e seicentesche raccontano secoli di storia, tra cui il Palazzo Valperga di Masino, sede dell‘Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino. Questo edificio, ricco di storia e fascino, accoglie i vini delle quattro principali zone di produzione della provincia di Torino: Canavese, Collina Torinese, Valsusa e Pinerolese. Con i suoi trenta produttori aderenti, l’Enoteca rappresenta una finestra privilegiata sui tesori vinicoli di tutta la provincia di Torino. Per un approfondimento sui vini della nostra provincia Torino DOC
A Caluso non mancano chiese e cappelle di interesse, come la Chiesa di San Calocero, che merita una visita per il suo antico impianto architettonico.
A proposito di vino, ecco alcune segnalazioni.
Cantina Gnavi Carlo, un’azienda storica attiva dalla fine dell’Ottocento: è un gioiello di piccole dimensioni con 1,5 ettari di vigneti dedicati esclusivamente all’Erbaluce. La produzione, che supera di poco le 5000 bottiglie all’anno, si distingue alcuni vini tra cui il Metodo Classico “Turbante”, l’Erbaluce di Caluso DOCG “Cavalier Giovanni”, e il prezioso Caluso Passito Riserva “Revej”, affinato per otto anni.
Bruno Giacometto, dopo una lunga carriera all’Olivetti, ha deciso nel 2001 di dedicarsi alla produzione di vini. La sua azienda è in conversione biologica dal 2016, e con 6 ettari di vigneti produce circa 25.000 bottiglie all’anno. L’attenzione alla vigna e alla sostenibilità fanno dei suoi vini un esempio di qualità e rispetto per l’ambiente.
Con radici nel XVIII secolo, Podere Macellio è un punto di riferimento per la tradizione vinicola del Canavese. La famiglia Bianco gestisce l’azienda da generazioni, conservando antichi vigneti come “Al Càsot” (anni Trenta) e “Bataja” (anni Cinquanta): i nomi dei vini sono in dialetto, per ricordarne l’origine.
Impossibile non citare la Cantina Produttori Erbaluce di Caluso, fondata nel 1975 da 13 soci, riunitisi per valorizzare l’Erbaluce di Caluso. Il loro lavoro ha dato un futuro alla produzione dell’Erbaluce di Caluso, che all’inizio era utilizzato solo per la produzione di vini passiti: oggi ci sono quattro tipologie di vini.
A Caluso non mancano i prodotti gourmet, a cominciare dal caffè di Giuliano Caffè, che dal 1950 importa e produce caffè di alta qualità. Qui si selezionano chicchi provenienti da Brasile e Kenya: oggi l’attività è guidata da Alessandro e Marcella, che portano avanti la tradizione di famiglia con lo stesso amore per il caffè. Il loro caffè “Orso Laboratorio” a Torino è un punto di riferimento per gli amanti del caffè.
Storica azienda di Caluso, quella del miele di Mario Bianco è attiva dagli anni Settanta. Oltre ai mieli tipici della zona, producono varietà siciliane come miele di eucalipto e agrumi. Il Mielò, un liquore a base di grappa e miele, è una delle loro specialità.
Ultima segnalazione a Caluso: Nevedarance Gelato Naturale, un progetto al femminile fondato da Vera ed Alessia. Preparano gelati con ingredienti biologici e locali, e tra i gusti più particolari trovate il “Caluso Passito”, lo “Zafferano e Liquirizia”, e i sorbetti a base di frutta di stagione.
Facciamo un breve tragitto e raggiungiamo Candia Canavese. Questo comune è noto per il Lago di Candia, una riserva naturale protetta che si rivela un paradiso per gli amanti della natura. Questo lago glaciale, circondato da colline moreniche, è un rifugio per numerose specie di uccelli migratori. Tra le 200 specie censite, si trovano il tarabusino, l’airone rosso e la moretta. Il lago è anche ricco di pesci come la carpa e il persico.
Fondata nel 2000, l’Azienda vitivinicola Roberto Crosio rappresenta l’eccellenza dell’Erbaluce, con vini come il Metodo Classico “Incanto” e il Passito “Eva d’Or”. La famiglia Crosio è legata anche alla ristorazione stellata, e ha fatto del rispetto per la tradizione un pilastro della loro produzione.
Molino Roccati è un’antica struttura degli anni Quaranta, specializzata nella macinazione a pietra e nella produzione di farine integrali e mais locali: vi consigliamo una visita al mulino, per avere uno spaccato della tradizione agricola del Canavese, oltre alle farine potrete gustare anche i loro particolari prodotti da forno.
Lasciamo Candia e arriviamo a Vische, un piccolo borgo nella campagna canavesana, conosciuto per il suo Castello, una residenza storica che sorge in posizione dominante sul borgo. Qui troviamo La Bottega dei Bombi e non solo, una bottega artigianale specializzata in gelatine di frutta, di vino e di miele. Utilizzano tecniche antiche per produrre dolci di altissima qualità, tra cui non perdete le paste di meliga e i canestrelli.
Da Vische andiamo a Mazzè, ultima tappa del nostro itinerario. Questo comune è famoso per il Castello di Mazzè, una maestosa residenza che sorge su una collina da cui si domina l’intera vallata della Dora Baltea. Secondo la leggenda, qui visse la Regina Ypa, che svuotò il lago preistorico della zona, creando le fertili terre del Canavese. Il castello, restaurato di recente, conserva affreschi e architetture medievali di grande interesse. Tra i suoi illustri ospiti, si annoverano Luigi XII di Francia e Vittorio Emanuele II di Savoia.
Qui ci fermiamo presso l’Azienda Vitivinicola Santa Clelia di Gabriella e Sergio Dezzutto, che lavora nel nome della biodiversità. 12 ettari coltivati e lavorati in biologico, per vini che parlano del territorio: il D.O.C.G. Erbaluce di Caluso, il metodo classico “RIGORE”, oltre al pregiato Caluso Passito “DUS”. Producono anche vini rossi Canavese D.O.C.
La mappa dell’itinerario intorno a Caluso, nel Canavese
Ecco la mappa dell’itinerario intorno a Caluso, nel Canavese con i Maestri del Gusto: trovate tutti gli indirizzi dei Maestri del Gusto e i luoghi da visitare a questo link.
[Itinerario in collaborazione con Travel With Gusto]
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