Cristian Ciacci appartiene a una storica famiglia di ristoratori, ma la sua vera passione – da quando, nel 1998, ha aperto il suo primo negozio in corso Belgio (quasi al ponte di Sassi) – è il gelato. È specializzato nel creare nuovi gusti, come gli ormai famosi Ciaccissimo (gelato al Plasmon, variegato con crema di gianduia e mandorle pralinate) e il crema di sale (al biscotto, con caramello arricchito dal sale della Camargue) che assieme al classico pistacchio rappresentano il 70% della sua produzione. Poi ci sono il Pazzo, la Cubana, la Macedonia. Ultimo nato è il Gusto 23 (numero legato alla cabala), a base di mandorle, pistacchio e marmellata di arancia. Nella sede di Strada San Mauro 182, dove hanno sede il laboratorio e un piccolo punto vendita (aperto solo da maggio a settembre) la moglie Giorgia Andolfo crea torte artigianali, tutte senza glutine, fra cui la Cuore granata (semifreddo al gianduia ripieno di confettura ai lamponi), un omaggio a Catullo Ciacci, padre di Cristian, tifoso del Toro calcio. I gelati a marchio Ciacci si trovano anche nei due negozi gestiti dalla figlia Camilla, uno in via delle Rosine 8, l’altro in via Borgaro 60 (Madonna di Campagna).
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