Gino e Rosanna hanno rilevato la pasticceria Raspino – fondata nel 1956 dai genitori di lei –, mantenendone inalterato il nome e l’insegna. Al centro, da sempre, la realizzazione di prodotti artigianali di qualità, che escluda i semilavorati privilegiando l’utilizzo di materie prime di eccellenza.
Nel bancone trovano posto insieme alle paste della tradizione, croissant classici e alla francese, pain grué (dalla fava di cacao), cannoli alla crema o zabaione, kanelbullar (rotolo alla cannella tipico svedese).
Tra le specialità troviamo Anita, una tartelletta di frolla di cioccolato con mandorle ripiena di melanzane viola di Sicilia e mele renette del Trentino. Sempre presente la torta Gran grué (fondo di cioccolato gianduia e grué di cacao). Tra i gelati, la crema del nonno al biscotto, arancia, cedro e chinotto sono un must! Dal cedro ricavano la cedrata, sicuramente da provare in estate. Il pandoro qui si chiama Favola, morbido e con granella di nocciole. Inoltre croissant salati e salatini farciti da produzioni gastronomiche casalinghe o salumi piemontesi.
Il caffè servito al banco (caffè RaRi, comunione dei due cognomi Raspino e Rigobello) è tostato in laboratorio e si ricava da otto monorigini di Arabica.
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