Rosada dal 1926Il paffuto cuoco in terracotta che sorride, simbolo di questa storica gastronomia torinese, racconta l’inizio di questa storia: nel 1926, Alberto Rosada e sua moglie Tommasina aprirono il loro negozietto di alimentari, con salumeria e gastronomia, e l’ex datore di lavoro di Alberto glielo regalò come portafortuna per la sua nuova attività. Ed evidentemente ha funzionato, visto che un secolo dopo il negozio è ancora in mano alla stessa famiglia. Mauro Rosada, nipote di nonno Alberto e figlio di Renato, continua insieme ad Alessandra Fiore la tradizione di gastronomia di qualità. Tra i prodotti più popolari di quest’angolo squisitamente piemontese ci sono i piatti della tradizione locale: l’insalata russa, il vitello tonnato, il bonet, il fricandò – spezzatino di vitello al vino rosso – e soprattutto l’antica ricetta: aspic di tonno, maionese, carote, patate e cetriolini.
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