ITINERARIO AGGIORNATO dicembre 2024
Percorriamo un viaggio attraverso la Collina Torinese: un paesaggio che muta con le stagioni, lungo un’esperienza cromatica unica. Dai toni del verde brillante in primavera e in estate, a un mosaico di arancio e rosso in autunno. Questo itinerario parte da Torino verso le dolci colline del Monferrato, dove piccoli borghi arroccati si svelano come gioielli nascosti, colmi di una bellezza senza tempo.
Verso la Collina Torinese
Partendo dal centro di Torino, procediamo verso la collina torinese: qui troviamo la Vigna di Madama Reale, un gioiello di architettura e paesaggio, all’interno di Villa della Regina. Un tempo residenza privata della nobiltà sabauda, la villa fu progettata all’inizio del XVII secolo grazie al cardinal Maurizio di Savoia e alla sua consorte, Ludovica di Savoia, chiamata “Madama Reale”. La villa è in stile barocco: all’interno si rimane incantanti dai saloni affrescati e dalle decorazioni a stucco, ma la vera sorpresa è all’esterno.
Qui ci sono degli straordinari giardini all’italiana, con delle terrazze digradanti verso la città, ornate da statue, fontane e aiuole geometriche.
Negli anni passati c’è stato un grande lavoro di recupero e di reimpianto a cura dell’Azienda Vinicola Balbiano di Andezeno, grazie al quale la vigna della città di Torino è tornata a produrre vino: poche ma preziose bottiglie, ricavate dalla vendemmia della Freisa Vigna della Regina.
I paesini intorno alla collina: cosa vedere e mangiare
Proseguiamo alla volta di Andezeno, dove vi consigliamo di visitare la torre campanaria, risalente al XIII secolo.
Dirigiamoci quindi verso Montaldo Torinese, un borgo collinare che ospita il Santuario della Madonna della Neve e il maestoso Castello di Montaldo, oggi adibito a hotel e centro benessere. Il castello, originario del XIII secolo, ha subito numerose trasformazioni nel tempo.
Questo borgo è soprattutto una meta imperdibile per gli amanti della birra artigianale, per la presenza del Birrificio Grado Plato: fondato nel 2003 a Chieri e trasferitosi a Montaldo Torinese nel 2009, il Birrificio è oggi uno dei più rinomati birrifici artigianali del Piemonte. Troviamo un’ampia gamma di birre che spaziano tra diversi stili, tutte realizzate con ingredienti di alta qualità e tecniche tradizionali. Tra le etichette più celebri troviamo:
- Sveva: una birra chiara, dal carattere floreale ed erbaceo, leggera e perfetta per chi ama i sapori delicati.
- Spoon River: una birra con note agrumate e un leggero amaro, ideale per chi cerca un gusto fresco e bilanciato.
- Weizentea: una birra di frumento arricchita da tè verde cinese, fresca e dissetante, particolarmente apprezzata in estate.
- Melissa: birra dolce e morbida con aggiunta di miele, dal sapore avvolgente.
Il birrificio offre anche visite guidate e degustazioni.
Lasciamo Montaldo Torinese e ci avviciniamo a Sciolze, un piccolo paese tra le colline torinesi, noto per il suo Castello di San Severino, costruito in epoca medievale. Il castello, sebbene sia una residenza privata, costituisce un simbolo del paese. Il borgo è famoso anche per la produzione agricola, soprattutto di zucche. Non lontano, vi consigliamo di visitare Pavarolo e Moncucco, ricchi di storia e paesaggi suggestivi
Qui incontriamo l’azienda agricola Delizie Andrè, un’azienda dedita alla conservazione e trasformazione delle verdure. Gestita da Andreina Serra, insieme al marito Gianni e ai figli Paolo e Mattia, confezionano e lavorano verdure fresche e della zona, mantenendo tutto il sapore e i profumi della terra.
Tra le loro specialità spiccano:
- Peperoni con tonno: un classico della cucina piemontese, perfetto come antipasto.
- Bagna caoda: la tradizionale salsa piemontese a base di aglio e acciughe, ideale per accompagnare le verdure di stagione.
- Antipasto piemontese: un mix di verdure sott’olio dal sapore ricco e inconfondibile.
- Salse e composte: disponibili anche senza zucchero, perfette per chi cerca prodotti genuini e salutari.
Il punto vendita è aperto tutti i giorni tranne la domenica e il mercoledì.
A 15 minuti da Sciolze, troviamo Casalborgone, che merita una sosta per una passeggiata nel suo suggestivo centro storico: qui visitiamo il Castello di Casalborgone, un’imponente struttura che risale al XIII secolo, ampliata nel Seicento, e oggi trasformata in un hotel di lusso. Oltre al castello, vi consigliamo di fermarvi per assaggiare e acquistare i prodotti tipici della zona, in particolare i salumi e le nocciole.
Per gli amanti della carne, una tappa obbligata è la macelleria Carni tipiche della zona da Bruno & Gian, un’istituzione nella lavorazione della carne e nella produzione di salumi tipici del Piemonte. Tra le loro specialità spiccano:
- Salame cotto di suino e cinghiale: un insaccato dal sapore intenso, perfetto da gustare con pane fresco e un buon bicchiere di vino.
- Salamella all’aglio: un prodotto tipico di questa zona, dal gusto deciso e saporito.
Per le nocciole, fate una sosta presso l’Azienda Agricola La Peracca: impresa familiare che coltiva e utilizza solo nocciole TGT (Tonda Gentile Trilobata) coltivate da sé, insieme a cereali minori come farro, segale e grano saraceno. Oltre alla classica crema spalmabile, producono farine, sughi, dolci da forno, sia acquistabili in loco che con una formula abbonamento. Hanno anche una fattoria didattica.
A 15 minuti da Casalborgone, ecco Rivalba, un borgo che affonda le sue radici in epoca medievale. Il nome deriva dal latino “Ripa Alba”, che significa “Riva Chiara”, e il paese è citato per la prima volta in un documento ecclesiastico del 1260.
Ogni anno, nel mese di novembre, Rivalba ospita la Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Colline Torinesi, un evento imperdibile se amate il tartufo.
Da qui ci muoviamo verso Pecetto Torinese, famoso per la sua produzione di ciliegie, tanto da essere conosciuto come “il paese delle ciliegie”. A giugno organizzano anche la Festa delle Ciliegie di Pecetto, dopo che a maggio la fioritura ha creato una sorta di hanami piemontese.
Pecetto accoglie la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria della Neve, del XVIII secolo, questa chiesa barocca si distingue per il suo campanile e gli interni decorati.
Un punto di riferimento per l’agricoltura del territorio è AgriCooPecetto, una cooperativa agricola che promuove la coltivazione con tecniche di coltivazione sostenibili e la vendita di prodotti freschi. Oltre alle ciliegie, si possono acquistare anche altri frutti come pesche, albicocche, mele e prugne, oltre a prodotti trasformati come marmellate e conserve.
Spostiamoci verso Chieri, una città con un ricco patrimonio storico e culturale. Fondata in epoca romana, Chieri raggiunse il massimo splendore durante il Medioevo, quando divenne un importante centro commerciale e religioso. Percorrete il centro storico, con i suoi vicoli medievali e gli eleganti palazzi barocchi, con lo sguardo rivolto verso l’alto: Chieri è infatti nota come “Città delle cento torri”, per via delle torri difensive costruite intorno all’XI secolo.
Tra i monumenti più famosi, ne citiamo due: il primo è di sicuro il Duomo di Chieri, che ha in realtà un altro nome, ossia la Collegiata di Santa Maria della Scala. Notevolissimo esempio di architettura gotica piemontese, vale la pena visitarlo per gli affreschi, e il Battistero, con le vetrate d’epoca.
In pieno centro, poi, si staglia l’Arco di Trionfo, eretto nel 1580 in onore di Emanuele Filiberto di Savoia. Altri spunti da non perdere: la Chiesa in stile barocco di San Giorgio, vicina alla Torre Civica, una struttura medievale in Piazza Mazzini da cui si può ammirare una vista panoramica sulla città. I due gioielli della Chiesa di San Filippo Neri con splendidi affreschi e la Chiesa medievale di Sant’Antonio Abate, con affreschi trecenteschi di notevole valore artistico.
Una testimonianza della tradizione tessile di Chieri, che risale al Medioevo, la troviamo al Museo del Tessile, che racconta la storia della lavorazione della seta e della lana, ed espone macchinari originali e manufatti tessili.
La Città di Chieri vista dall’alto (credits turismochieri.it)
Dopo questo itinerario artistico, è il momento di immergersi in quello enogastronomico: Chieri è rinomata per la sua focaccia dolce, con latte condensato e un velo di zucchero a coprire, e i grissini Rubatà.
Cominciamo dalla Pasticceria Buttiglieri, un classico storico della pasticceria chierese: insieme alla pasticceria tradizionale, come bignè, pasticcini e cioccolatini artigianali, non perdete i Baci chieresi, gli amaretti morbidi incartati noti come Umbertini, e la celebre focaccia dolce di Chieri.
Rimaniamo sul dolce e fermiamoci da Dolci & Dolci – Chicchisani, un laboratorio artigianale specializzato in dolci salutari. Troviamo infatti prodotti da forno che rispettano i principi della corretta alimentazione, senza rinunciare al gusto, senza l’aggiunta di zuccheri raffinati, conservanti o additivi artificiali. Tra i prodotti più apprezzati troviamo:
- Biscotti senza zucchero: dolcificati con ingredienti naturali come il miele e lo sciroppo d’agave.
- Dolci integrali: preparati con farine integrali di qualità, per un prodotto ricco di fibre e nutrienti.
- Snack salutari: perfetti per chi cerca una merenda leggera ma gustosa.
Ci spostiamo dal centro per arrivare a Cascina Rubina, nella campagna chierese: frutta e verdura biologica e a chilometro zero, sia freschi che trasformati. Si può anche visitare la fattoria e scoprire i processi di coltivazione.
Ultima tappa del nostro itinerario, il paese di Cinzano Torinese, famoso per la produzione del vermouth. Un’eccellenza locale è l’azienda vitivinicola Rossotto Stefano: i suoi vigneti sono situati nelle colline di Cinzano, con uve destinate alla produzione di vini locali, tra cui il Freisa di Chieri DOC. Oltre alla produzione vinicola, l’azienda offre anche la possibilità di partecipare a degustazioni e visite guidate ai vigneti.
La mappa dell’itinerario verso la Collina Torinese
Ecco la mappa dell’itinerario verso la Collina Torinese con i Maestri del Gusto: trovate tutti gli indirizzi dei Maestri del Gusto e i luoghi da visitare a questo link.